Il bello e il brutto della differenziata in quartiere San Giuseppe

Posted by Pompili on Agosto 14, 2019
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Finalmente ci siamo anche noi, tra quei quartiere che applicheranno la raccolta differenziata porta porta . 

Partita a giugno 2019, questo sistema di raccolta dei rifiuti, orma in uso ovunque, ha raggiunto anche il quartiere San Giuseppe.

Infatti era prassi comune di molti non residenti, che utilizzano il quartiere come parcheggio per recarsi al lavoro in centro, scaricare i loro rifiuti nei cassonetti o nelle campane presenti in un po’ in tutto il quartiere.

Dal 1 giugno 2019 questo non è più possibile e 5.600 utenze sono coinvolte nell’adeguarsi a questo sistema che anche per i più pratici comporterà qualche difficoltà . C’è sempre qualche dubbio su cosa conferire e in che raccoglitore gettarlo.

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Per venire incontro a tutti i residenti dal 1 aprile sono stati consegnati i kit informativi per dare tempo a tutti, circa 10.300 residenti, di prendere confidenza con le date e i turni di raccolta ed il nuovo sistema.

Grazie ad un lavoro capillare da parte di AcegasApsAmga, tutti hanno ricevuto nella cassetta delle lettere , un vadevecum con tutte le informazioni utili.

Tutti hanno ricevuto:

  • una lettera in diverse lingue che introduce al servizio
  • una guida dettagliata su come esporre i bidoni
  • un calendario con i giorni di raccolta per ogni tipologia di rifiuto.

Raccolta rifiuti porta a porta, San Giuseppe e Porta Trento kit informativi dal 1 aprile 2019

Da aprile 2019 sono stati consegnati a domicilio i cinque contenitori per la differenziata e il calendario definitivo.

Ed è qui che nasce il motivo del mio titolo infatti niente più cassonetti e campane in strada.

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Sono stati consegnati ad ogni casa singola, condominio e negozio cinque bidoni per vetro, plastica e lattine, carta, umido e secco.

Il problema che mentre nella maggior parte delle abitazioni moderne i condomini sono attrezzati di uno scoperto privato dove possono trovare posto bidoni che per poco che sia sono ingombranti.

In molte abitazioni del centro, che nascono a ridosso della strada o direttamente sul marciapiede trovare una collocazione di 5 bidoni non è così semplice .

Gli amministratori di condominio si sono già attrezza per trovare una soluzione per quei condomini, che avendo lo spazio, si stanno attrezzando con l’area adibita ad ISOLA ECOLOGICA.

Altri invece non avendo spazio esterno sono costretti a sistemare i bidoni negli androni interni con evidenti disagi o problemi di gestione.

C’è chi invece tranquillamente ha posizionato i bidoni in strada con conseguenza di un panorama non piacevole per tutti.

Se prima avevamo un bidone o campana ogni 50 mt adesso troviamo distese di bidoncini su aiuole o agli angoli degli edifici.

La conseguenza è una città che appare meno bella o piacevole agli occhi, con un servizio che sicuramente comporta dei vantaggi per tutti ma, esteticamente poco invitante.

A livello immobiliare questo influenzerà le compravendite di alcun immobili che si vedranno penalizzati dalla scomodità e dalla mancanza di aree specifiche dove collocare i bidoni.

Sicuramente questo piccolo particolare sarà tenuto conto da chi decide di acquistare casa che si orienterà maggiormente su soluzioni dove lo scoperto condominiale è presente e magari lo stesso condomino è servito da isola ecologica privata.

Anche l’agente immobiliare che dovesse valutare il tuo immobile per la vendita, dovrà sicuramente tenere conto di questo particolare.

Se vuoi conoscere il prezzo di realizzo, più probabile, del tuo immobile affidati a chi opera in quartiere e conosce le differenze di prezzo tra una via e l’altra.

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